Easy Driver: quinta puntata a Bagnoregio e a Civita, il “borgo che non muore”
Easy Driver: quinta puntata a Bagnoregio e a Civita, il “borgo che non muore”
Siamo nell’alto Lazio, nel cuore della Valle dei Calanchi in provincia di Viterbo, al confine con l’Umbria. Bagnoregio e lo splendido borgo di Civita di Bagnoregio sono le tappa scelte per la quinta puntata di Easy Driver, il programma di Rai Uno dedicato al mondo itinerante delle quattro ruote. L’appuntamento è sabato 23 novembre alle ore 11.40 con la conduttrice Margherita Adamo, affiancata dall’ex pilota di Formula 1 Nicola Larini, per visitare luoghi dove il tempo sembra essersi fermato e in cui da secoli la natura sfida l’uomo.
Prodotta da Siri Video e firmata dall’autore Fabio Di Nicola, la trasmissione ci presenterà due regine della strada: la nuova Peugeot 208, ultima generazione dell’utilitaria a 5 porte, e la Lexus ES, una berlina di lusso con lo stile di una coupé.
La puntata, per la regia di Marco Speroni, si apre con Civita di Bagnoregio, piccola frazione del Comune di Bagnoregio. Minacciato dall’erosione e dalle frane, l’affascinante borgo arroccato su una collina resiste miracolosamente alle sfide della natura e da “borgo che muore”, come veniva chiamato in passato, oggi è il “borgo che non muore”. A testimoniarlo le migliaia di turisti che arrivano ogni anno da tutto il mondo per visitare questo luogo incantato e le numerose manifestazioni culturali che animano Civita, tra cui “La parola che non muore”, il prestigioso Festival internazionale della letteratura e delle arti.
Il suggestivo paesino immerso tra valli e calanchi è anche il luogo di nascita di San Bonaventura, il personaggio più illustre del territorio: religioso, filosofo e teologo, fu vescovo, cardinale e ministro generale dell'Ordine Francescano ed è il primo biografo di San Francesco d’Assisi.
La prima sosta è a Bagnoregio, in uno dei luoghi più significativi: il Museo Taruffi, dedicato al grande Piero Taruffi, pilota, recordman, collaudatore e progettista che corse con i più prestigiosi marchi automobilistici, tra cui Maserati e Ferrari. Nel museo sono conservati pezzi rari, tra cui il “Bisiluro” e le macchinette anni ‘50 come la “Isetta”, esempio superbo di microcar, una Smart ante litteram. Un’area espositiva è dedicata al capolavoro di Federico Fellini “La strada”, che gli valse l’Oscar: qui è possibile vedere il motocarro usato da Zampanò, il cattivo padrone del circo itinerante interpretato da Antony Quinn.
Per il secondo itinerario si torna a Civita di Bagnoregio per visitare il Museo geologico e delle frane. Situato all’interno del Palazzo degli Alemanni, il museo offre studi e testimonianze sui fenomeni geologici della zona e sugli interventi di stabilizzazione per proteggere il borgo nelle varie epoche storiche. Tra le diverse sale, una dedicata alle frane dove viene analizzata l’evoluzione del territorio che ha portato, dal 1764 a oggi, a un abbassamento della sella morfologica di accesso a Civita di 40 metri.
La puntata si chiude a Porta Albana, la porta di accesso al borgo, per visitare la chiesa dedicata a San Bonaventura al cui interno è possibile ammirare la tela dell’altare maggiore, del 1874, che raffigura proprio il santo con il sacro cuore di Gesù.
Una sorpresa finale riguarda le prelibatezze gastronomiche del territorio e, naturalmente, anche in questa puntata Vincenzo Borgomeo, giornalista esperto del settore automobilistico, ci incuriosirà con storie interessanti dal mondo dei motori.